Capitolo 1 - Soul Society, una nuova casa!
Tozumai Shinnin nacque in Giappone in una piccola città e visse una vita monotona, piena di solitudine fino ai dodici anni circa. Tozumai Shinnin è un ragazzo alto 1 metro e 75 centimetri, pesa all’incirca 75 Kg con capelli di lunghezza media di color arancione, e con grandi occhi di un azzurro scuro, sempre con uno sguardo serio che neanche per i suoi pochissimi amici lascia scappare un sorriso. Per mantenere un fisico così ben delineato e curato si allenava quasi ogni giorno aumentando sempre di più la difficoltà dei vari esercizi che compiva.
Tozumai Shinnin è un ragazzo con un carattere poco allegro, che rispecchia esattamente la sua personalità. Sempre determinato nell'eseguire i propri sogni. Non si tira mai indietro di fronte a qualsiasi sfida gli si lanci, dando tutto se stesso per vincerla. Shinnin è gentile e generoso, anche se all'apparenza può sembrare un ragazzo di tutt'altro tipo. Ma come si sa l'apparenza inganna. Tozumai è molto geloso delle cose che gli appartengono. Non lascia toccare nulla ne ai suoi genitori ne alle persone più care. Nei momenti di difficoltà è tranquillo perché sa sempre che ci sono i suoi amici, pur se pochissimi, che lo aiuteranno in qualunque momento.
Ha sempre vissuto escluso da tutti a causa dello sguardo serio che assumeva in continuazione, quasi come se non ci si potesse mai scherzare, e di quel fisico pazzesco per la sua età, leggermente muscoloso, che intimoriva chiunque si trovasse davanti. Verso i dodici anni si accorse che si differenziava da tutte le altre persone: riusciva a vedere i fantasmi, una cosa stranissima che fece sì che la solitudine di Tozumai aumentasse.
Il dodici Novembre uscì da scuola come se niente fosse e si incamminò per la via di casa. Arrivato a casa Tozumai entrò e si aspettava tutta la famiglia riunita intorno alla tavola circolare pronta per cominciare a pranzare, ma arrivato in sala pranzo non trovò la sua famiglia e notò che tutta la case era sotto sopra, niente era al suo posto, come se fosse successo qualcosa di grave. Sentì poco dopo degli strani rumori provenire dalla camera da letto dei genitori, subito pensò alla madre e andò a controllare un po’ spaventato, ma quando sbirciò dalla porta vide due grandi pozze di sangue: erano i cadaveri del padre e della madre. Non riuscì a trattenere un grido, poi sentì nuovamente un rumore che proveniva dalla sua cameretta, si avvicinò molto lentamente, mentre cominciavano a sfuggirgli delle lacrime di terrore. Arrivato nella sua cameretta, vide un mostro gigantesco, così si poteva definire il cui volto era coperto da una maschera terrificante. Tozumai capì che non era niente di normale, ma non ebbe neanche il tempo di scappare che il mostro lo raggiunse. In quello stesso momento notò qualcuno che era vestito in maniera strana, con una tunica nera e una katana già estratta dal fodero che sembrava lo volesse salvare, ma non fece in tempo e venne ucciso dal mostro. Così l' ora suonò anche per Tozumai Shinnin.
Mi svegliai tutto a un tratto un po’ stordito, in un posto che non sembrava avesse mai visto prima, circondato da una soffice erba, cespugli e numerosissimi alberi, tutti molto alti, ma non aveva per niente l’aria di un bosco come tutti gli altri, era molto curato e sembrava tutto molto bello.
“D.. dove sono? Ma io ero a casa… non era un sogno ero a casa!” La sua testa si riempì di molte domande, alla quale non riuscì a rispondere. Era disorientato, non sapeva per niente dove fosse, si alzò e guardò un po’ in giro, ma non sembrava trovare una strada, così non sapendo cosa fare si incammino in una via a caso.
Dopo un po’ di cammino intravidi in lontananza un luogo che sembrava un piccolo villaggio, e sembrava anche molto povero. Entrò nel villaggio la prima cosa che feci e trovare qualcuno che mi potesse dare spiegazioni su cosa era successo, non ci capivo più niente. Così mi avvicinai in una casetta proprio a fianco a dove stavo e chiesi al signore seduto fuori la porta d’entrata della casetta.
“Scusi, mi scusi se la disturbo, ma devo porle alcune domande, sono molto disorientato e non ci sto capendo più niente. In poche parole mi sono svegliato con un tremendo mal di testa in un posto pieno di alberi, cespugli ed erba che non mi sembra di aver mai visto prima, che poi d’altronde anche questo posto non l’ho mai visto prima…” il signore fece un sospiro e si alzò in piedi:
“Oh, che peccato già a questa giovane età, mi dispiace dirtelo ma tu sei morto, qui sei in forma di spirito, sei nel Rukongai della Soul Society, che tu lo chiameresti paradiso. ” Io rimasi un po’ scioccato e poi il signore continuò a parlare.
“Bene dai, non essere così freddo, sii un po’ più allegro pure se all’inizio è molto difficile per lo shock… Come ti chiami?” Io a malapena riuscii a parlare
“Io… io mi chiamo Tozumai Shinnin…” il signore fece un gran sorriso
“Ah, e così ti chiami Tozumai Shinnin, che bel nome! Io mi chiamo Toshiko Tsunabasa. Ma senti, tu sei solo e quindi non hai nessuno insieme a te, e a dir la verità anche io sono solo, e allora che ne dici di restare a vivere con me? Qui è così che funziona, ci si creano le famiglie poiché è enormemente difficile trovare i propri parenti… Allora che ne dici” Abbozzai un sorrisso
“Ne sarei veramente onorato, grazie della disponibilita… Toshiko!” E tutt’e due entrammo nella casetta…
Fan Fiction
A quando il prossimo episodio? Sono curioso di sapere come continua!
